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62 di Tito Lucrezio Lib. II.

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  Or qua, or là per lo gran Vano a volo.
  Tu ciò ch’io parlo attencamente ascolta:
  Che certo i primi semi esser non ponno
  100Tutti insieme fra lor stivati affatto
  Veggendo noi diminuirsi ognora,
  E per soverchia età mancar le cose,
  E sottrarle vecchiezza a gli occhi nostri,
  Mentre che pur salva rimane intanto
  105La somma; conciossiachè da qualunque
  Cosa il corpo s’involi, ond’ei si parte,
  Toglie di mole, e dov’ei viene, aggiunge,
  E fa, che questo invecchia, e quel fiorisce;
  Nè punto vi si ferma. In cotal guisa
  110Il mondo si rinova, ed a vicenda
  Vivon sempre tra lor tutti i mortali,
  Se un Popol cresce, un all’incontro scema;
  E si cangian l’etadi in breve spazio
  Degli animali, e della vita accese,
  115Quasi Cursori, han le facelle in mano.
  Se credi poi, che delle cose i semi
  Possan fermarsi, e novi moti dare
  In tal guisa alle cose, erri assai lunge
  Fuor della dritta via della ragione,
  120Poichè vagando per lo spazio vuoto
  Tutti i principj, è pur mestiero al certo,
  Che sian portati, o dal suo proprio peso,
  O forse spinti dall’altrui percosse:

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