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L’INVISIBILE PRESENZA

Tranquilli dì, che l’opera fa brevi,
dal pianto a nuova gagliardìa rinati,
non trascorrono a me sì dolci e lievi,
quasi appena sognati,
5che d’improvviso ancor non mi sorprenda
co’ suoi cenni l’Amato ch’io perdei;
e credo egli m’intenda,
sebbene gli occhi miei
co ’l sorriso di prima non consola.

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