< Pagina:Luisa Anzoletti - Canti dell'ora, Milano 1914.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
164 poemetti guerreschi

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Luisa Anzoletti - Canti dell'ora, Milano 1914.djvu{{padleft:172|3|0]]


Voci frementi l’armi e le vicende
e il magnanimo ardore onde a le zone
84libiche or ella in una fiamma tende,

non dite guerra, ma redenzione,
se il sacrifizio è prezzo del riscatto
87dovunque pesa un giogo d’abiezione.

O terre, da cui mai per legge o patto
surse la carità del natìo loco,
90nè il predatore ha mai l’ugna ritratto;

quando i bellanti Arabi fra poco
abbracceremo e chiamerem fratelli,
93vergini terre dopo il sangue e il fuoco;

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.