< Pagina:Luisa Anzoletti - Canti dell'ora, Milano 1914.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

L’oscuro sterminio 203

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Luisa Anzoletti - Canti dell'ora, Milano 1914.djvu{{padleft:211|3|0]]


per le anime nostre, che snatura
il comando e l’orror de la ferocia,
45quale rogo sparmiasti? e qual tortura?

Ecco, l’idea fraterna oggi consocia
in un amplesso i popoli. E dimani
48un cenno a morte le lor spade incrocia?

Ecco, pur ora strinsero le mani
straniere ne’ commerci ove s’incappia
51l’util comune. E si faranno a brani

perchè un odio forzato li calappia?
Ah, l’uomo incontri, sì, guerra; ma prima
54un nemico lo assalga, ed ei lo sappia.

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.