< Pagina:Luisa Anzoletti - Canti dell'ora, Milano 1914.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
204 poemetti guerreschi

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Luisa Anzoletti - Canti dell'ora, Milano 1914.djvu{{padleft:212|3|0]]


Non senza una tirannide che opprima,
nè livore selvaggio che divampi,
57umano è ’l grido che battaglia intima.

Ma noi l’eccidio flagellare i campi
vedemmo mentre quei che ’l ferro stringe
60gode se al colpo l’avversario scampi;

e il duce che gli eserciti sospinge
stupisce ’l danno de’ mal noti eventi.
63Arbitra è qui la sanguinaria Sfinge.

Armi senza splendor, combattimenti
durati fuor del tempo e de lo spazio,
66invisibili, come i tradimenti;

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.