< Pagina:Luisa Anzoletti - Canti dell'ora, Milano 1914.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
58 elegie

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Luisa Anzoletti - Canti dell'ora, Milano 1914.djvu{{padleft:66|3|0]]


fu ’l nodo nuzïale, e l’amor vano
fu di marito e padre, un focolare
trovi chi stende per pietà la mano — .24

Quanti infelici udironsi chiamare
giù presso a morte, e qui venner contenti
di poter prima un poco riposare!27

Quanti reietti da i loro parenti
supplici atteser, rigidi la faccia
per l’angoscia di tutti i patimenti!30

Pure, al lavoro avean rotte le braccia
pe’ i molti figli a procacciare il pane:
ma ’l vecchio inerte ne la casa impaccia....33

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.