< Pagina:Luisa Anzoletti - Canti dell'ora, Milano 1914.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

In morte di un filosofo 69

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Luisa Anzoletti - Canti dell'ora, Milano 1914.djvu{{padleft:77|3|0]]


O d’armonia ideal candidi libri,
d’onde nel suo pacato ordine il bene
par che più raggi di bellezza vibri!45

Con la sincerità che fede ottiene
tralucea l’innocenza de la vita
a lui dal volto. E quando più serene48

speranza e morte han l’anima ingioita?
Quando così solenne e così in pace
la bontà di Firenze s’è partita?51

Ben è questa de l’uom gloria verace
che del suo fine allegrasi, per cui
più de la vita a noi la morte piace.54

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.