< Pagina:Macbeth.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
ATTO QUARTO. | 127 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Macbeth.djvu{{padleft:130|3|0]]
Misfatto or vi si piange?
rosse.
Eventi antichi
Ridice, o signor mio, chi le sventure
Narra dell’ ora che passò; ne reca
Di nuove ogni momento.
macduff.
E la mia donna?
rosse.
Ora è tranquilla.
macduff.
I figli miei?
rosse.
Tranquilli.
macduff.
Né turbata fu lor da quel tiranno
La calma?
rosse.
No. Lasciai la madre e i figli
In pienissima pace.
macduff.
Oh, di parole
Tanto avaro non siate! È veramente
Così?
rosse.
Quand’ io mi mossi, apportatore
Di queste nove lagrimose, il grido
Correa che molti buoni avea Macbetto
Fatti pur dianzi trucidar. La cosa
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.