< Pagina:Macbeth.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
ATTO QUARTO. | 129 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Macbeth.djvu{{padleft:132|3|0]]
Letto di bronchi! Che seguì?
rosse.
Macduffo!
Non vi cada in orror la mia parola
Se vi manda il più misero de’ suoni
Che labbra d’ uomo proferir.
macduff.
Presago,
Aimè, ne son!
rosse.
Fu presa ed abbattuta
La vostra rôcca. I figlioletti vostri,
La vostra donna tucidati. Il dirvi
Come avvenne il misfatto aggiungerebbe
La vostra a tante morti.
malcom.
O Dio del cielo!
Macduffo! Ah, no! Non premere sugli occhi
Quel tuo feltro così!... Da’, da’ la parola
Al tuo dolor. L’angoscia che non parla
Mormora dentro e spezza il core.
macduff.
I figli?...
Anche i miei figli?
rosse.
E figli e madre e servi:
Quanti trovaro.
macduff.
Ed io non v’ era!....Uccisa
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.