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ATTO QUINTO. 155

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macduff.
Chi veggo? Il cane
Infernal!
macbeth.
De’ viventi il sol tu sei
Che cercai d’evitar. Va! del tuo sangue
Troppo ho l’anima carca.
macduff.
Io non ho voce;
Questa daga, o tiranno, è la mia lingua.
Non è favella che donar ti sappia,
Belva di sangue inebbriata.
(Lo incalza. Combattono qualche tempo senza ferirsi.)
macbeth.
È vana
Ogni tua prova. Il vuoto aere vedrai
Dal tuo ferro squarciato anzi che possa
Trar da Macbetto una stilla di sangue.
Sui capi vulnerabili discenda
La tua spada, o Macduffo; un’incantata
Vita è qui dentro, che non può rapirmi
Alcun nato di donna.
macduff.
A questo incanto
Mal tu confidi. Quel dimòn che schiavo
T’ebbe fin qui, t’annuncia, o sciagurato,
Che Macduffo anzitempo fu diviso
Dall’utero materno.

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