< Pagina:Macbeth.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
ATTO PRIMO. | 15 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Macbeth.djvu{{padleft:18|3|0]]::::: re.
- Di questo assalto
- Provâr Banco e Macbetto, i duci nostri,
- Forse timor?
- cavaliere
- Come l’aquila teme
- Del passero, o mio re, come il lione
- Del coniglio. La fronte ancor bagnata
- Dalla fatica del primo conflitto,
- Gittàrsi i prodi nel secondo. Ancora,
- Quand’io mossi dal campo, ardea la lotta
- Ostinata e crudel. Ma faticato,
- Sire, io mi sento; e gridano soccorso
- Le mie ferite.
- re.
- Onore esse ti fanno
- Non men che i detti tuoi. — Si mandi e tosto
- Per l’uom dell’arte che le curi. Oh, vedi
- Che vêr noi s’avvicina!
- SCENA III.
- i precedenti, rosse e lenox.
- donalban.
- Ecco l’egregio
- donalban.
- Signor di Rosse. Oh quale ansia traspira
- Dal volto suo! L’uom solo ha quell’aspetto
- Di grandi cose apportator.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.