< Pagina:Macbeth.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

ATTO PRIMO 19

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Macbeth.djvu{{padleft:22|3|0]]:Ma quasi il volo

Mammona avesse, dall’insensato
In poche lune tolse commiato.
Credette all’oro, nè dell’usura
Che vuol l’inferno si prese cura.
le altre due streghe.
Credette all’oro, nè dell’usura
Che vuol l’inferno si prese cura.
prima strega.
Quando l’amaro
Disagio il colse, quando lontani
Gli òmeri ei vide dei cortigiani,
Lo abbandonaro
Co’ falsi amici l’onor, la fede;
Ed al nemico dell’uom si diede.
Anima e braccia
Proferse al capo d’una masnada,
E vil si fece ladron di strada.
Del pazzo in traccia
N’andai quest’oggi dov’io la rete
Gli empìa quel giorno d’auree monete.
Là sulla sabbia
Trovai quel tristo, lacero, smunto,
Come da lunga febbre consunto.
E colla rabbia
Di chi dispera: «Sii maladetto,
Gridar lo intesi, metallo abbietto!
Ogni mio bene tu m’hai distrutto.»
Così gridando balzò nel flutto.
    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.