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ATTO PRIMO | 25 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Macbeth.djvu{{padleft:28|3|0]]
Come grandine spessi, ognun col peso
Delle invitte tue prove, ed assordando
Gli veniano l’orecchio stupefatto
Della tua gloria.
angus.
Or messi a te vegnamo
Del grato animo suo; ma la mercede
Da noi non aspettar. L’avrai tra poco
Dallo stesso Duncano, a cui di guida
Noi ti sarem.
rosse.
Soltanto, e come pegno
D’onori assai più grandi, a cui la regia
Riconoscenza ti destina, imposto
N’ha pur dianzi il tuo re di salutarti
Sir di Caudorre; e noi con questo novo
Titolo, o valoroso, e tal ben sei,
Ti salutiamo.
banco.
(fra sè)
Oh come! Il ver potria
Dal demonio partir?
macbeth.
Non vive il Sire
Di Caudorre? E vestir mi si vorrebbe
Dell’altrui dignità?
rosse.
L’uom che già Sire
Fu di Caudorre è vivo sì, ma colto