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42 | MACBETH. |
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- (dopo una pausa).
- Amata
- (dopo una pausa).
- Mia donna, ogni pensier di quella bieca
- Opra smettiam. Testè di novi onori
- M’ha ricolmato, e nel comun concetto
- Il mio nome ingrandì. Non vo’, non posso
- Tanta gloria offuscar.
- lady.
- La speme dunque
- lady.
- Che ti fea sì valente era briaca?
- Sonnecchiò forse, ed or s’è desta e trema
- Pallida, impaurita, allor che d’uopo
- Più le saria di forza e di coraggio
- A far quanto già volle? Il veggo, il veggo
- Quanto affetto hai per me! Farti nell’opra
- Ciò che sei nel pensier, t’inorridisce.
- Osi alzar le tue brame al più sublime
- Seggio dell’uomo, e poi fiacco e codardo
- Vai dicendo a te stesso: «Io ben vorrei,
- Ma non ardisco.»
- macbeth.
- Non seguir, ti prego!
- macbeth.
- Ciò che degno d’un uom far osa un uomo
- Far oso anch’io. Chi passa oltre quel punto
- Uomo non è.
- lady.
- Qual bruto eri tu dunque
- Quando il pensiero n’accogliesti? Un uomo
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