< Pagina:Macbeth.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
72 | MACBETH. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Macbeth.djvu{{padleft:75|3|0]]
vecchio.
Ė contro il corso
Natural tutto ciò, come il misfatto
A cui siam sopravissi. Un coraggioso
Falcone in questi dì poggiava al cielo,
Del suo volo superbo, allor che un gufo,
Vile di topi predator, lo assalse
E l’uccise.
rosse.
I destrieri (è strano il caso
Quanto verace) i buoni e bei destrieri
Del misero Duncano, il fior, la perla
Delle razze reali, inferociro
D’un tratto, ed abbattuti i lor cancelli,
Furïosi ne uscir, quasi la guerra
Far volessero all’uomo.
vecchio.
E poi l’un l’altro,
Come intesi narrar, si divoraro.
rosse.
È vero. Io stesso testimon ne fui
Con mia grande meraviglia. - Il buon Macduffo
Qui s’avvicina.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.