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124 | dell’istoria di verona |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Maffei - Verona illustrata I-II, 1825.djvu{{padleft:154|3|0]]discordie civili, tra le novità avvenute nel governo, una fu di ridurre in provincia la Cisalpina? certo è che occupandola i più potenti, forze venivano ad avere in Italia da tenere in soggezione l’istessa Roma. Forse si fece a ciò strada col pretesto di leggeri motivi che inducessero a decretarla come straordinaria provincia? Altro sospetto a noi però si desta, che non lascerem di proporre. Ebbero in uso i Romani di considerare come paese di nuova conquista quello di cui si fosse impossessata straniera gente e nimica, e da cui cacciata a forza l’avessero. L’abbiam veduto ove si parlò della fondazion della Colonia Aquileiese; poichè fu considerato allora quel terreno come di ragion de’ Galli, benchè per l’avanti fosse de’ Romani, per essersi una partita di Galli annidata quivi, che ne fu da essi scacciata. Per l’istessa ragione potea tenersi per nuova conquista e per paese di condizion transalpina la Gallia nostra, dopo che impossessati se n’erano i Cimbri. Forte argomento abbiamo in Appiano per convalidare tal congettura; imperciocchè non molto dopo la vittoria di Mario, Apuleio Saturnino legge portò contrastata prima, ma confermata poi, che si distribuisse tutto il terreno occupato nella Cisalpina da’ Cimbri; e che avendonegli Mario poco avanti scacciati, quella terra, come non più de’ Galli, si trasferisse, a’ Romani (Bel. Civ. lib. 1: τῆν γῆν ὡς οὐκέτι Γαλατῶν εἰς Ῥωμαίους περιεσπάκει). Fors’anco si era trovato fra Galli cisalpini chi avea secondato i Cimbri, come già con Annibaie si congiunsero.
Ora per quanto sarà possibile di trovarne con-