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libro settimo | 271 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Maffei - Verona illustrata I-II, 1825.djvu{{padleft:301|3|0]]autore fu Costantino; il che si manifesta ancora, perchè primo piano, e quasi base di esso fu il creare quattro Prefetti del Pretorio, dove prima eran due; ed il subordinare a ciascun di essi una quarta parte dell’Imperio separatamente, dove prima erano senza distinzione e senza assegnazion di paesi; e il rendergli Magistrali civili e di giudicatura, dove prima erano ufizj militari, non solamente comandando le guardie del Palazzo e della città, ma ad essi appartenendo l’arrolare in ogni parte i soldati, e il provedergli, e il castigargli; quale autorità fu trasferita in due Maestri della milizia, uno per l’infanteria, l’altro per la cavalleria. Or di tutto ciò insegna Zosimo ampiamente (l. 2, c. 32: συνετάραξε δὲ καὶ τὰς πάλαι καθεσταμένας άρχὰς, ec.), come primo inventore fu Costantino, dove d’aver però confuse e sconvolte le dignità anticamente costituite lo accusa. Secondo piano della nuova distribuzione fu lo stabilimento delle Diocesi. Si chiamarono nelle buone età con questo nome le divisioni fatte nelle provincie per comodo de’ litiganti con determinar più città, nelle quali a un tratto di paese si tenesse ragione: fuρ deτti Conventi in Latino. Però in ogni provincia Romana più Diocesi erano, onde mentova Cicerone (Fam. lib. 3, ep. 8: Illarum Dioecesium, ec. lib. 13, ep. 67), mentr’era Proconsole, quelle che nella sua provincia Cilicia erano di qua dal Tauro, e le tre staccate dalla provincia Asia, ed al suo governo attribuite: e mentova Strabone il modo Romano di stabilir le Diocesi senza riguardo alla division