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un sogno 177

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“E i poveri giurati, innocenti nella loro ignoranza, paurosi della loro immeritata responsabilità, si volgevano ai periti tecnici, agli uomini di scienza, che avrebbero dovuto illuminarli, e la luce sovrapposta alla luce produceva invece tenebre sempre più dense.

“I periti della difesa dicevano:

“Non vi è veleno nelle viscere della vittima.

“E i periti dell’accusa dicevano invece:

“Vi è veleno.

“E i poveri giurati davanti a così sfacciate contraddizioni, abbagliati e confusi dal cozzo dell’eloquenza avvocatesca, dalle liriche invettive dei giudici, sballottati fra la scienza che negava da sè stessa la propria efficacia colle flagranti contraddizioni e perduti nel labirinto dei sofismi, dei paradossi, della dialettica, che cadevano sulle loro spalle come tanti proiettili in un dì di battaglia, finivano per abbandonarsi alla suggestione del sentimento; il più infido dei giudici nel campo della giustizia,

    Mantegazza. L’anno 3000. 23

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