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74 | l’anno 3000 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Mantegazza - L'anno 3000, 1897.djvu{{padleft:82|3|0]]più in là ad ogni nuova generazione di uomini; ad ogni nostra scoperta, ad ogni nostra invenzione. Ma andiamo a visitare l’ufficio di distribuzione delle forze, che è come la nostra posta. —
E ufficio postale era davvero, perchè un’infinità di fili vi convergevano.
Era una gran sala ottagona, dove sedevano in altrettanti posti gli impiegati, che ricevevano i dispacci e trasmettevano le forze richieste dai diversi punti del globo. Come avviene nei nostri nervi, gli stessi fili che portavano dovunque la luce, il calore e l’elettricità servivano ai corrispondenti per esprimere i loro bisogni.
L’ingegnere s’avvicinò ad uno degli uffici trasmissori e disse:
— Venite qua a vedere. Ecco un dispaccio che giunge da Pechino:
Domani gran festa in onore di Confucio. Abbisogniamo per tutta la notte luce intensa azzurra, che si alterni con luce rossa.
— E noi manderemo domani ciò che si domanda dalla China.