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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Marinetti - La cucina futurista, 1932.djvu{{padleft:194|3|0]]di castagne e presentate su grossi dischi di mela punteggiati di noce e bagnati nel vino Freisa.

Si spegne la prima parete e si accende la seconda: brillano gli smeraldi dei prati e i rossi delle fattorie che si perdono tra le terre tonde delle colline e gli azzurri metallici dei laghi. Aumenta la temperatura nella sala.

«Agreste civilizzato»: torta di riso bianco bollito su cui s’imprimono larghe e tenere foglie di rosa, carne disossata di rane e ciliege molto mature. Mentre i commensali mangiano, i camerieri fanno rapidamente passare sotto le loro nari un caldo profumo di geranio.

Si spegne la seconda parete e si accende la terza: dinamismo atmosferico del Vesuvio rovente. Nella sala il clima è estivo.

«Suggestione del Sud»: un grosso finocchio nel quale sono incastrati ravanelli e olive senz’osso. Viene portato in tavola avvolto in sottili fette di abbacchio arrosto e immerso in vino di Capri.

Si spegne la terza parete e si accende l’ultima:

splendore degli isolotti lucenti nella schiuma ribollente del mare. Temperatura torrida nella sala.

«Istinto coloniale»: un colossale cefalo imbottito di datteri, banane, spicchi di arancio, granchi, ostriche e carrubi presentato navigante in un litro di marsala. Un violento profumo di


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