< Pagina:Marinetti - La cucina futurista, 1932.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Marinetti - La cucina futurista, 1932.djvu{{padleft:61|3|0]]grafie, le foto e ogni accidente che li raffigurava: e le case editrici hanno ritirato dal mercato librario tutte le loro edizioni per sottoporle a una rigorosa censura, cancellando senza pietà, ristampando addirittura quando è stato necessario.

Tra qualche mese a sentirli solo nominare — i maccheroni, puah — la gente butterà fuori anche le budella.

Voglio però credere che questa vittoria, per quanto notevolissima, non faccia dormire sugli allori. Altre pietanze vi sono che, a un rigoroso vaglio, si mostrano indegne di ricevere le lodi dei nostri buongustai e degli onesti padri di famiglia e della prole studiosissima. Anzi è mia convinzione che sui vecchi ricettari si debbano fare sfreghi grossi così. Le nostre massaie continuano a preparare i cibi all’antica maniera perchè non saprebbero come prepararli altrimenti. Esse sentono oscuramente che questo e quel modo non vanno, ma ignorano a quale altro santo votarsi.

Ed ecco che è già sorto il primo nucleo di studiosi che cerca di dare una cucina aderente ai tempi.

Il compito intanto, è colossale: per distruggere basta una sola mano che accenda una miccia, ma per riedificare occorrono migliaia e migliaia di mani.


    [55]

    [[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Marinetti - La cucina futurista, 1932.djvu{{padleft:61|3|0]]

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.