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162 re baldoria

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ANGUILLA.

D’onde vieni, pellegrino di malaugurio?... Qua demonio ti ha messo sul capo codesto comignolo fuligginoso?... Tu attirerai la folgore su di noi! (Alkamah non l’ascolta, intento a lavare una benda imbrattata di sanie che gli copriva l’occhio sanguinolento) Oh, guarda! Chi t’ha sbucciato quell’occhio?...

ALKAMAH

con voce cupa:

Re Baccellone, che Dio e il Diavolo gli perdonino!... La piaga è verminosa!... Mi son fatto, è vero, un cataplasma di frumento fresco, di miele e di grasso di cappone... Ma bisognerebbe aggiungervi della panna e del grasso di anguilla bianca, e cospargerlo di carne di bue disseccata, pestata e ridotta in polvere entro un forno... Io, però, preferisco mangiare tutta questa roba... Tanto, la piaga è inguaribile!...

PAPPONE

ubbriaco e preso dal singhiozzo, fa vani sforzi per alzarsi da tavola:

Anguilla... te ne prego... Chiudi le vetrate!... Bisogna riaccendere la lampada!... (Si batte il naso replicatamente) Levami di sul naso questa maledetta luna!

ANITROCCOLO

con voce lenta e sinistra:

Quella che vedete non è la luna... È la testa di Santa Putredine, patrona di questa contrada.

Si riapplica la benda all’occhio destro.

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