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174 re baldoria

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Marinetti - Re Baldoria.djvu{{padleft:186|3|0]]una vecchia città rugosa, incappucciata di nubi eterne, viveva un vecchio alchimista, vedovo e lunatico... Certe cronache affermano ch’egli aveva sì fine l’orecchio da udir crescere l’erba, e che i suoi occhi vedevano attraverso i muri... Comunque, egli viveva misteriosamente in cima a una torre, solo con un suo figliuolo che adorava... Un fanciullo gracile e bello, dalle lucenti pupille di gomma nera trasparente, tutte screziate d’oro...

FAMONE

con un gran sussulto d’ira:

Taci maledetto pellegrino!... Credi forse d’infinocchiarci, con le tue chiacchiere insulse?...

ALKAMAH

riprende con voce monotona:

E questo avveniva sotto il regno di un imperatore crudele e taciturno... Eran tempi di guerre e di malefizî, poiché anche il cielo covava antichi rancori su quella contrada maledetta, ove gl’inverni si succedevano ininterrottamente, come convogli funebri (guardando sottecchi Famone) quando la peste fa strage!...

PAPPONE

facendo sforzi per sollevarsi:

Finiscila!... Chi ti ha pregato di ammannirci questa storia?...

ALKAMAH.

E’ vero... Nessuno me l’ha domandata... Ma io la racconto sempre a proposito, sul finire delle orgie, quando l’anima vaga alla deriva sull’on-

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