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194 | re baldoria |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Marinetti - Re Baldoria.djvu{{padleft:206|3|0]]
LA VOCE DI UN DIVORATO
lontana e velata:
Ah! Pietà!... Aiuto... Baldoria!... Aiuto!...
LA VOCE DI UN CONVITATO
rauca, catarrosa, mozzata, a tratti, da singhiozzi violenti che terminano in gorgoglii sibilanti
Soffro!... Muoio!... Mi scoppia il ventre!... Che nausea!...
FAMONE
coi sussulti e le contorsioni di un avvelenato:
Ahi!... No! no!... Basta!... Finiscila!... Taci!...(Sforzandosi di sghignazzare, durante una breve tregua dei suoi dolori) Taci Baldoria!... Quando la finirà di borbottarmi nella pancia... questo maledetto re!... Sta fermo, suvvia!.. Dormi, o almeno sta zitto!... Canaglia!... Ahi!... Bada!... Ti affogherò con un torrente di vino!... Ahi!
LA VOCE DI RE BALDORIA
lamentevole e flautata, crescendo a poco a poco:
Fra Trippa!... Soccorso!... I miei schiavi... Dove sono!... La mia lettiga?... Dammi la mano!... Ah! i coccodrilli!... I miei cammelli... Le rive del Nilo!..
FAMONE
battendosi il ventre coi pugni:
No!... Taci!... Finirò davvero coll’affogarti in un fiume di vino!... Questo è il centesimo boc-