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atto secondo 85

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Marinetti - Re Baldoria.djvu{{padleft:97|3|0]]tenebrosi, custodi dell’Intangibile! Credete forse di potermi impedire di giungere alle torri sublimi?... Ecco! Le mie labbra v’inondano di un sangue più ardente della lava!... Badate! La mia bocca è un crepaccio di vulcano!... Non vi sentite passare sul volto il mio alito soporifero, che lentamente vi opprime le palpebre e intorpidisce i vostri corpi tatuati di sangue?.... Le mie rosse labbra si scaglieranno rombando nelle orbite dei vostri elmi, e verranno a suggere il miele delle vostre pupille, deliziandosene... Eunuchi tenebrosi, custodi dell’Intangibile!...

FAMONE

agli Affamati attenti:

Imbecilli! Stomachi angusti! Intestini inodori! Voi siete indegni del Banchetto sublime! Infatti, eccovi conquisi da un parolaio che si burla della vostra dabbenaggine.

VERMICELLO.

Ah! lasciatemi ascoltare l’Idiota... È davvero divertentissimo!

FAMONE.

Non c’è modo di fare intendere la ragione a questi poveri stomachi schiacciati!

S’allontana per aggirarsi lungo le mura del Castello:

L’IDIOTA.

Eccomi finalmente davanti alla porta del Maniero... Ancora un nemico da vincere... il più possente... l’Eunuco di statura colossale, armato di gladio e di mazza!... Citrulli, Citrulli miei... Ascoltate ora il discorso sottile ch’io rivolgo a

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