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Il professobe-poeta

Buone rime, non eccezionali però.

Voce

dall’interno:

La... tri... na!...

Il professobe-poeta

Oibò! Questa rima non può entrare nel mio sonetto!

Voce

dall’interno:

Ma il sonetto può entrare nella... rima.

Il professobe-poeta

stringendo i pugni, esce irritatissimo, ma ritorna fulmineamente rivolgendosi al pubblico:

Sono soltanto 800 versi. Ve li voglio declamare. Giudicherete voi se sono o non sono un grande poeta. (Aspetta una risposta)

Il poeta-futurista

entra, e afferrando il Professorepoeta per il bavero:

Basta. Arte-vita. I miei cazzotti sostituiscono le tue rime. (Lo caccia via; poi, rivolgendosi al pubblico) Dovete ascoltare’ me, non quel poeta passatista.

Declama: Ritratto olfattivo di Simultanina

Sipario

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