< Pagina:Marinetti - Teatro.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

Furr

imponendo il silenzio:

Propongo di rimandare di un giorno il taglio della vecchia città.

Voci


Come, come? Voi, Velocisti, volete ritardare la morte di quelle brutture?

Furr


Sappiamo bere i secoli ma anche centellinare le ore. Il popolo dei Mollenti è oggi agitatissimo, pronto a insorgere. Domani approverà ciò che oggi condanna.

Vif- Glin

con voce acuta:

Nessun ritardo! Ordine ai serbatoi delle taglienti acque compresse.

Alata

con voce bassa:

Nessun ritardo. Distruzione!

Vasto


Aprire le grandi valvole!

I capi spaziali

trapanando tutti col braccio destro lo zenit si mescolano coi capi Velocisti e tutti con lo stesso gesto perpendicolare guidano ritmicamente scandendo le prime cannonate:

Oé! Oé! Oé! Oé!

Sipario


    535

    [[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Marinetti - Teatro.djvu{{padleft:536|3|0]]

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.