< Pagina:Marinetti - Teatro.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Marinetti - Teatro.djvu{{padleft:57|3|0]]

Cantando.

  I rami della palma
sono mani nere che lavano
le sabbie aurifere del cielo
e nel lento lavoro appare
l’oro tremante della luna
  II vento fa roteare
i rami della palma
come una fionda nera
per scagliare la pietra tagliente della luna
contro il cuore distratto del mare.
  Quando il vento tace,
le agavi innalzano
i loro candelabri d’oro
e la luna li accende.
Quando il vento tace,
il mio cuore non ha pace.
  Sei felice nelle mie braccia?

Kabango

Felice! Felice!

Mabima

rovesciata all’indietro voluttuosamente:

Ma dimmi: se tu fossi colpito da una grande sventura, il mio amore basterebbe a consolarti?

Kabango

Si, Mabima.

Mabima

Se i tuoi nemici rubassero il Sinrun, e tu non potessi più realizzarlo?

    56

    [[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Marinetti - Teatro.djvu{{padleft:57|3|0]]

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.