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piccolo romanzo | 39 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Matilde Serao Piccolo romanzo.djvu{{padleft:43|3|0]]desiderio. Oh, io ne muoio, di desiderio d’amore! Non mi fraintendete. Sentitemi bene.
«Sentitemi, poichè non vi ho mai detto questo. Io vi ho amato subito, così, nel primo momento che mi avete guardata, nel primo momento che mi avete parlato: e voi lo avete inteso, subito, poichè siete certo abituato ad essere amato, poichè, anche non avendo mai amato, conoscete negli altri l’amore. Io, non ve l’ho detto. A noi inglesi il temperamento, l’educazione, l’ambiente, l’esempio, ci creano un carattere di un sol pezzo, un carattere duro e forte, che non mente e che non tollera menzogne, che non è flessibile e disprezza la flessibilità altrui. Io, poi, sono stata avvezza anche più duramente, perchè non aveva padre e madre, perchè il mio tutore è morto anche lui e a sedici anni amministravo di già la mia fortuna, leggevo quel che volevo, potevo viaggiare dove mi piaceva, discorrere, ascoltare, amare chi volevo. E freddamente, io ho voluto conoscere che cosa era la vita, da me, per vivere felice, o per morire, se non potevo esser felice. Io ho visto che solo l’amore era il segreto, e che quel segreto, cercato, ritrovato, invocato e ottenuto, poteva riempire la mia esistenza delle più grandi emozioni. Ero