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piccolo romanzo | 51 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Matilde Serao Piccolo romanzo.djvu{{padleft:55|3|0]]
— Non mi dà nessuna emozione.
— Nessuna? — disse ella, come incredula.
— Io conosco le emozioni supreme.
Ella lo guardò freddissimamente con quegli occhi verdi, pieni di gelo: e: contrasto seduttore, irritante, irresistibile, le labbra rosse fiorivano, quasi chiamanti i baci.
— E poi, che avete fatto? — chiese ancora, monotonamente, come se compisse un interrogatorio di dovere.
— Sono venuto quassù, a girare intorno al villino. La vostra finestra era illuminata, di rosso: ci ho buttato un sasso, contro.
— Ho udito — ella disse, sorridendo lievemente.
— Ma non avete aperto.
— Faceva freddo — diss’ella, semplicemente. — E dopo, che altro avete fatto?
— Sono andato a casa e vi ho scritto.
— Dove è la lettera? — disse il fiero giudice d’istruzione.
— Eccola — e la cavò dalla tasca del soprabito: una lettera voluminosa.
Ma il fiero giudice sdegnò la lettera, perchè la tenne in mano, scherzandovi, senza aprirla.
— Stamane, che avete fatto?