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18 | San Gennaro |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Matilde Serao San Gennaro.djvu{{padleft:34|3|0]]patrona delle serve? Forse neppure le misere serve, che mangiano un così duro pane, in casa di estranei, che si rompono le ossa per servire questi estranei e che dormono troppo poco per dar riposo alle membra stanche: forse neppure esse, nelle ore di sconforto e di solitudine, nelle calde cucine male odoranti, nelle soffitte senza aria, neppure esse sanno che la dolce e pia Zita fu una serva, come loro, che visse in tale virtù di lavoro e di rassegnazione, che sopportò tali dolori ineffabili con pazienza cristiana: non lo sanno che Santa Zita è la loro patrona e che essa dà loro la sublime pazienza, per cui, talvolta, una serva è una eroina!
Fortuna dei patroni! Era, nel tempo dei tempi, patrono di Napoli, il primo, l'antichissimo patrono, Santo Agrippino, un santo del contado che, pure, fu vescovo di Napoli, dopo Santo Aspreno. Ma, a un tratto, apparve sulla faccia del mondo San Gennaro: vi apparve con la sua leggenda meravigliosa e la sua meravigliosa storia: vi