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nate a casa col figlio malato, con la cameriera impazzita, col borsellino vuoto, e con qualche debito sulla coscienza. Non vi fate ingannare! Nei paesi, dove meno vi è da spendere, più voi spenderete: nei paesi dove non si compra nulla, voi troverete tutto in vendita e a che prezzo! E una pessima speculazione finanziaria, convincetevene, qualunque villeggiatura: ognuno ne torna, il più ricco, seccato, il più povero, preoccupato. La migliore speculazione, sapete quale sarebbe? Quella di rimanere in città, nella propria casa, in solitudine beata, al fresco, nell’ombra, in silenzio pensoso, o non pensoso, conservando preziosamente le mille, le duemila le tremila lire della villeggiatura. Questa sarebbe la migliore finanza: isolamento, permanenza e raccoglimento. Sarebbe, ma...

VIII. In villeggiatura: poiché ci si deve andare

...infine, poiché la villeggiatura è, come dicono molti, un male sociale necessario, o come dicono molti altri, un bene fisico, più che necessario, poiché in villeggiatura, per un gran numero di persone, vi sono molte misteriose e imperiose ragioni di andare, il miglior consiglio, è di affrontare questo assillante problema annuale, con tutta la saggezza di cui si può disporre. Anzi tutto, con una indagine veramente poliziesca, lettere, informazioni, interviste, mettersi al corrente di tutti i vantaggi e di tutti gli inconvenienti del posto dove si deve andare. In quel paese, fa più caldo che in città: in quest’altro paese, ci piove sempre: in quell’altro, manca l’acqua: in quell’altro, ancora, gli indi-


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