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La nota dolente
I. Il lutto
Non è inutile un piccolo preambolo. Vi sono degli originali a base di egoismo e di aridità di spirito, i quali dichiarano che il lutto delle vesti, della casa, dei costumi, delle consuetudini, è una vana formula; questi medesimi originali hanno trovato la comoda frase, per esentarsi da tanti doveri, da tanti obblighi, da tanti riguardi: il lutto si porta nel cuore. Benissimo! Ma si deve portare, oltre che nel cuore dolente, anche nelle vesti, anche in quanto vi circonda, bisogna anche che questo lutto si ripercuota nella vita stessa, vostra, se voi volete rendere pubblico, l’omaggio di tristezza e di rimpianto a colui che è sparito. No, il lutto non è una vana formula: gli abiti neri e opachi, i grandi veli di gramaglie, le stoffe semplici, di taglio sobrio e austero, sono più di questo: 1'astensione dalle feste, dai teatri, dai circoli, dai ritrovi, è più di questo: questa specie di gravità pensosa, di cui tutte le cose dell esistenza, intorno, si ammantano, dalla livrea dei servi alle carrozze, dai saloni chiusi ai gioielli serrati nei lo-
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