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esperienze di cronista mondano, protestiamo contro quest'orario, destinato a rendere manchevole la bella cerimonia religiosa nuziale.
XV. Nozze religiose: l'uso moderno
Parliamo dell'uso francese, oramai divenuto generale. Gli inviti per le nozze si mandano almeno dieci giorni prima, alle persone di riguardo: l'invito è sempre fatto a nome dei genitori della sposa, o di chi funziona, in mancanza di loro: si manda un bel cartoncino stampato, con le indicazioni ben precise, del giorno, dell'ora, del posto. Ad amici e parenti, agli intimi, infine, l'invito si fa a voce, o per mezzo di una letterina affettuosa. L'ora da scegliere varia dalle dieci e mezzo alle undici del mattino: gli invitati, quasi tutti, verranno sempre mezz'ora più tardi. Se si va, quindi, alla chiesa, l'invito è per le dieci, sino alle dieci e mezzo: se il matrimonio religioso è in casa, l'invito è per le undici, sino alle undici e mezzo. Ordinariamente, ogni invitato che va a nozze di una certa importanza, ha la sua carrozza, o se ne procura una: ma è sempre bene che la famiglia della sposa abbia quattro o cinque carrozze, a disposizione di coloro che non ne avessero, non più di quattro o cinque, massime se il matrimonio è in chiesa. Se il matrimonio è in chiesa, bisogna curare l'addobbo, con molte grandi piante, formandone dei boschetti, ai due lati dell'altare: ci vuole un tappeto nello spazio ove seggono gli invitati, e una striscia di tappeto, tra le due file di sedie che arrivi sino fuori la chiesa e si prolunghi sugli scalini. Nella strada, domandare qualche guardia di
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