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Il grande vincolo

I. Il fidanzamento

La parola è precisa; ma la cosa è tanto multiforme! Specialmente nei paesi meridionali, in cui basta che un giovanotto e una signorina si siano guardati per cinque minuti, uno dalla terrazza, l’altra del balconcino, per credersi legati in vita e in morte, tutti quanti si chiamano fidanzati. Ma, realmente, i fidanzamenti, a questo mondo, sono tre: il primo, il più intimo, forse il più saldo, è quello di due che si vogliono bene, intensamente, profondamente e che hanno giurato di appartenersi, preferendo un celibato eterno e uno struggimento eterno, al non appartenersi: il secondo, è quello, più formale, in cui un giovane innamorato fa chiedere o chiede la mano di una fanciulla ai suoi genitori, è accettato ed è ammesso in casa, a fare la sua corte, stabilendo, in un tempo più o meno vicino, la data del matrimonio: il terzo, è il fidanzamento religioso o promessa di nozze, costume oramai caduto quasi in disuso. Del primo fidanzamento, quello tutto sentimentale, nulla si può dire in queste noterelle del


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