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molto da poseuse o da ignorante per una signora, arrivare tardissimo ad un ballo di Corte: nessuna signora elegante, finemente educata, lo fa. Al Quirinale, mentre aspettano la Regina, le dame si dispongono per gruppi: dame di Corte, cavalieresse dell’Annunziata, dame del Corpo Diplomatico, mogli di ministri, ed alti funzionari dello Stato. Quando la Regina entra, fa pochi passi e una profonda riverenza, con cui ha l’abilità di salutare trecento signore e più, tutte quante: e tutte in fila rispondono con una profonda riverenza. Ella, poi, si siede sovra una poltrona preparata nel centro della sala: sull altra, non siede mai il Ile, che ama stare in piedi, e che subito si mette a discorrere con qualche ministro. Vanno a riverire la Regina, subito, per ordine: le mogli dei cavalieri delPAnnunziata e sono invitate, esse sole, a prender posto sugli sgabelli, tabourets, messi accanto alle poltrone reali, poiché, come si sa, i cavalieri dell’Annunziata e le loro signore, sono cugini e cugine del Re: le dame di Corte man mano si schierano, in piedi, dietro le poltrone della Regina. La quadriglia reale si fa subito dopo: la Regina la balla con l’ambasciatore o col ministro più anziano del Corpo Diplomatico: ha per visà-vis, o un principe reale con la dama più anziana del Corpo Diplomatico, o un altro ambasciatore: non ha coppie, accanto, e la sola sua coppia dirimpetto. Sui lati le coppie sono tre o quattro, con relativi vis-à-vis. Nel ballare, non si passa mai davanti alla Regina, volgendole le spalle: né si passa senza salutarla. Finito questo, la Regina non balla più: quando era principessa di Piemonte, ballava anche in giro, e qui, a Napoli, vi è qualche gentiluomo con cui ha ballato un giro di polka o di valzer e il cerimoniale portava che
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