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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu{{padleft:253|3|0]]cemente. Desso solo è stato, che ha fomentata la mia passione, nella speranza di trarne un partito pe’ suoi fini segreti ed incomprensibili, e che allorquando la natura risvegliò e fece trasparire in me una sola generosa emozione, pretende, che io sia divenuto folle. Osservate, mio padre, in che strano modo ha egli totalmente rovesciato e confuso il potere e l’ordine della natura. Per cagione di lui mio fratello si trova contro sua voglia rinserrato in un chiostro per tutto il tempo della sua vita: desso finalmente è stato quello, che ha fatto della nascita di due figli una maledizione per la mia genitrice e per voi. Dal momento che egli si è arrogato il regime della disgraziata nostra famiglia, cosa abbiamo noi provato, se non dissenzione e disgrazia? Fate deh! che nulla abbia più di comune negli affari della nostra famiglia cotesto uomo, la cui sola presenza mi fa fremere; date ascolto per un istante alle mie parole, e se io non m’umilio innanzi a voi, rigettatemi per sempre.

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