< Pagina:Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.
314

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu{{padleft:327|3|0]]dormire; quelle dello spirito dal pensiere della mia triste situazione. Trovai l’appartamento pieno di religiosi; il superiore era nel mezzo di essi che si tenevano ad un rispettosa distanza e schierati in semi-circolo.

Il superiore mi diresse un lungo discorso, nel quale toccò soltanto di volo lo scandalo, cui io avea dato luogo col mio tentativo di fare annullare i miei voti; non fece neppure allusione alla circostanza, di cui tutta la comunità era a giorno, fuori di me; cioè a dire, che la mia causa doveva essere fra pochi giorni decisa; ma molto si diffuse sull’orror e la costernazione, cui aveva dato luogo il terribile accesso, ch’io avea recentemente provato: Satana, mi disse egli, ha desiderato di possedervi dal momento che vi siete dato in sua balìa per mezzo della vostra empia reclamazione contro i voti, i quali solennemente giuraste. Voi siete il Giuda in mezzo de’ vostri fratelli; voi siete un Caino contraddistinto con un indelebile segno nel grembo di una famiglia primitiva, un capro emissario, e

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.