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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu{{padleft:39|3|0]]nondimeno non potè astenersi dallo esaminare il ritratto; ma fu compreso da un muto orrore, fino a che scosso da quel quasi letargo dalla tosse di suo zio, si affrettò a ritornare presso di lui. Il vecchio bevette il vino e sembrò un poco rianimarsi. Era molto tempo, che egli non aveva gustato nulla di così ristorante; aprì il suo cuore con una confidenza momentanea, e disse: Ebbene? Giovanni, che avete voi veduto in quella camera? — Niente signore. — Ciò è falso. Tutti qui vogliono o ingannarmi o derubarmi. — signore io non voglio fare nè l’una nè l’altra cosa. — Ditemi dunque che avete veduto ivi di... rimarchevole. — Niente altro che un ritratto, signore. — Un ritratto!... L’originale esiste tuttora!

Quantunque Giovanni non avesse obliata l’impressione fatta in lui dal ritratto, nulladimeno non volle dar nulla a conoscere. Giovanni, gli seguitò a dire suo zio, parlandogli sempre sottovoce, perchè gli altri non intendessero, Giovanni, pretendono che io muoia o questo e di quel

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