< Pagina:Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu{{padleft:47|3|0]]
CAPITOLO II.
Alcuni giorni dopo la cerimonia funebre, fu alla presenza di testimoni aperto il testamento del defunto, e Giovanni si trovò erede egli solo
de’ beni di suo zio; beni, i quali poco considerevoli nella loro origine, erano in seguito per mezzo della eccessiva economia di lui divenuti importanti.
Quando il notaio ebbe ultimata la lettura del testamento rivolto a Giovanni disse: Vi sono ancora alcune
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.