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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu{{padleft:61|3|0]]so de’ propri che degli altrui diritti. Avrebbe permesso che morisse di fame la metà del mondo, ma non avrebbe fatto torto di una lira a chicchessia.

A Melmoth non rimaneva che una risorsa per esser informato di ciò che desiderava sapere, ed era di farsi venire Biddy Brannigan, la quale non era ancora uscita di quella casa, e da cui sperava almeno di aver qualche lume intorno alla tradizione, che la vecchia governante gli aveva menzionata. Venne ella diffatti, e quando si trovò alla presenza di Melmoth distinguevasi negli sguardi di lei un misto di petulanza e di servilità molto curioso l’occhio dell’osservare. Questo procedeva dal genere di vita ch’essa aveva abbracciato, e che partecipava dell’abbietta miseria, e delle arroganti, ma astute imposture. Incominciò ella dal fermarsi rispettosamente all’ingresso della camera pronunziando alcune interrotte parole, le quali, secondo tutte le apparenze, erano destinate a delle benedizioni; ma cui il suo esteriore per

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