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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu{{padleft:98|3|0]]in traccia, trovavasi per così dire a sua disposizione, mentre cotesto spirito, contro il quale aveva lottato nelle tenebre, era sul punto di dichiarare il suo nome, è cosa, dico, degna di rimarco, che in quell’istante medesimo Stanton cominciasse a sentire la fatalità delle sue ricerche. Il sentimento che aveva sì costantemente occupato l’anima di lui e che era quasi per lui divenuto una specie di obbligazione, non gli sembrava più allora, che una vana curiosità; ma vi ha forse passione più insaziabile, e che meglio sappia dare a tutte le sue brame, a tutte le sue bizzarie una sorta di romanzesca grandezza? La curiosità rassembra per molti riguardi all’amore, il quale fa sempre venire a patti l’oggetto col sentimento; purchè questo sia dotato di una sufficiente energia, poco importa, che quello sia di nessun valore od anco dispregevole. Un bambino avrebbe potuto sorridere alla emozione, che Stanton dava a divedere alla vista accidentale d’uno straniero; ma un uomo abbandonato

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