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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu{{padleft:130|3|0]]rinverdirla per me, incognita diva, affinchè la mia ghirlanda non disonori i tuoi altari? — Vuoi tu rianimare la rosa riscaldandola contro il tuo seno? disse il giovane amante sortendo di dietro ai frammenti delle rupi e delle colonne ove erasi nascosto, e d’onde aveva pronunziate in forma d’oracolo le risposte ai discorsi enimmatici, ma intelligibili della sua amante, e che egli aveva ascoltati con estremo diletto. Rianimerei la rosa? le ripetè egli stringendosela al seno col trasporto dell’amore e della contentezza. La bella Indiana cedendo ad un tempo alla passione ed alla superstizione lasciossi andare nelle braccia di lui, ma ad un tratto se ne allontanò, lo rigettò con tutta veemenza, e si ritrasse spaventata e confusa. Dessa non poteva favellare; e si limitava ad indicare col dito una figura che era ad un tratto apparsa in mezzo a quell’ammasso indistinto di macigni e di rovine. Il giovane senza esser allarmato del grido emesso dalla sua amante voleva di nuovo avanzarsi

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