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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu{{padleft:265|3|0]]vi assegnerò per dote il più vasto territorio, che giammai sposa abbia ricevuto dallo sposo suo. — Oh! possa esser desso situato in quella terra armoniosa e brillante, in cui vi presentaste al mio sguardo la prima volta! Un solo angolo sufficiente a collocare i miei piedi in mezzo ai fiori mi sarebbe più grato, che tutta la terra coltivata d’Europa. — No, sarà in un paese, che al vostro legale non può essere ignoto, ed al quale la vostra pietosa madre e l’orgoglioso vostro fratello riconosceranno essi medesimi i miei diritti, quando li avrò loro dichiarati. Può darsi, che altri vi posseggano de’ diritti individuati con me; eppure, cosa strana a comprendere! essi non mi disputeranno mai il mio titolo esclusivo al suo possesso. — Io non comprendo nulla di tuttociò; ma mi accorgo che manco alla decenza propria di una donna spagnuola e cristiana trattenendomi a favellare più a lungo con voi. Se voi pensate, come pensavate già un tempo, se sentite come io deggio sentire per sempre, tutta codesta

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