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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu{{padleft:313|3|0]]quindici giorni voi sarete la sposa di Montillo. — Io discenderò prima nel sepolcro, rispose Isidora con un tuono fermo e spaventevole.

A queste parole Melmoth se le avvicinò maggiormente per considerarla più da vicino. Tutto ciò, che, era indizio di una risoluzione forte e terribile, trovavasi in armonia con le corde sonore, ma discordanti dell’anima di lui. La pregò di ripetere ciò che ella aveva detto con bocca tremante ma con voce ferma, e se le avvicinò ancor più, onde vie meglio contemplarla mentre parlava. Il di lei aspetto era bello e terribile allo stesso tempo; pallida ed immobile, detto avresti, lei aver favellato senza sapere quali fossero le parole, che le erano uscite di bocca: aveva l’aspetto di una statua; Melmoth stesso si sentì confondere; si ritirò di alcuni passi; quindi avvicinandosi nuovamente le disse: Ed è questa la vostra ferma risoluzione, Isidora, ed avete realmente il coraggio di...... — Di morire, gli rispose Isidora, col medesimo accento, e con una fisono-

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