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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu{{padleft:316|3|0]]esule, che in un paese straniero ode il canto della sua patria; io ho amato una volta e per sempre!... Ma ad un tratto tremante per le parole, che si era lasciate uscire di bocca, aggiunse con un misto di orgoglio e di verginale purezza: I sentimenti, che vi ho ora espressi, possono nuocermi se abusarne vorrete; ma essi non si cancelleranno giammai.

Sono questi dunque i vostri sentimenti veraci? le disse Melmoth dopo una lunga pausa, ed agitandosi come un uomo che sia da profondi ad inquieti pensieri agitato. — I miei veri sentimenti! esclamò Isidora facendosi rubiconda; e che? sarebbe possibile di pronunziare parole, che non fossero vere? Potrei obbliare sì presto la mia antica esistenza? — Se tale è dunque la vostra risoluzione; se tali veracemente sono i sentimenti... Sì, sì, disse Isidora sciogliendosi in amare lagrime. — Riflettete seriamente però all’alternativa che vi attende, proseguì Melmoth con lentezza e facendo le viste di pronunziare gli accenti con difficol-

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