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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu{{padleft:367|3|0]]forzando aggiungeva un nuovo orrore alle loro sensazioni. A ciascuna pausa, che faceva il lettore, cagionata o dalla emozione o dalla stanchezza, si sentivano e la pioggia che cadeva a torrenti e il sibilo del vento, e di tratto in tratto il fragore lontano del tuono. Si direbbe, osservò lo straniero, che gli spiriti s’irritano quando si disvelano i loro segreti.





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