< Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
58 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu{{padleft:63|3|0]]sibile di muovermi un poco mi alzai, ed abbandonai il monumento sepolcrale al quale mi era appoggiato. In quel momento lo splendore della lampada parve un poco aumentare quasi maliziosamente, e mi permise di leggere l’iscrizione. Vidi le parole: Orate pro anima etc. Arrivai al nome, ed era: Giovanni di Moncada. Mi slanciai fuori della Chiesa come se fossi stato inseguito da una legione di demonii. Era sulla tomba prematura di mio fratello, che io mi era riposato!
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.