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CAPITOLO V.
Io vado convinto, che quantunque quel passaggio fosse stato più lungo di quello delle piramidi o delle catacombe, avrei continuato il mio cammino fino a tanto che la fame o la stanchezza non mi avessero obbligato a fermarmi. Fortunatamente io non aveva ivi alcun pericolo da temere; il pavimento era unito e le muraglie ricoperte di stuoie; io era nelle tenebre, ma la mia vita era in sicurezza; d’altronde io non deside-
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