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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu{{padleft:127|3|0]]tre madamigella Anna stava leggendo alcuni manoscritti di que’ tempi, le fu annunziato, che un cavaliere (i domestici sapevano l’incantesimo che questa parola aveva nelle orecchie della loro padrona) aveva passato il ponte levatoio, era penetrato fino nel vestibolo, e si avanzava verso l’appartamento si trovava. Fattelo passare, rispose in fretta, e levandosi dalla sua poltrona si mise in atteggiamento da riverire l’annunziato cavaliere, quando con sua maraviglia estrema vide comparire Giovanni Sandal. Gli occhi di lei, che malgrado l’età avanzata non avevano perduto niente della loro vivacità, lo riconobbero incontanente. Ritiratevi! ritiratevi esclamò ella mossa da nobile ira; ritiratevi e non vogliate profanare questa soglia oltrepassandola. — Ascoltemi per un momento, signora, si fece a dirle Giovanni; permettete, che vi indirizzi la porola piegando a terra le ginocchia. Questo è un omaggio ch’io rendo al vostro rango ed alla nostra parentela. Non vogliate già immaginare, che sia una confessione

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